Facciamo un po' di chiarezza:
Fa (senza accento o apostrofo) può essere:
La confusione deriva dal fatto che in italiano per distinguere due monosillabi omografi con significato differente, si usa mettere un accento grafico su uno dei due, per esempio: la articolo o pronome/là avverbio; da preposizione/dà verbo; e congiunzione/è verbo; si pronome/sì avverbio…
Nel caso di fa però non è avvenuta questa accentazione, perché sarebbe difficile confondere il significato di questo monosillabo se contestualizzato.
Fa (senza accento o apostrofo) può essere:
- 3ª persona singolare dell’indicativo del verbo fare:
L’abito non fa il monaco.
Come si fa?
Chiara fa i capricci. - Locuzione avverbiale di tempo, per indicare qualcosa di “compiuto/passato”:
È arrivato due ore fa.
Si è sposata tre mesi fa.
Tempo fa qui c’era un buon ristorante. - Quarta nota della scala musicale:
Do, re, mi, fa, sol, la si, do.
È una sinfonia in fa minore.
Devi usare un accordo di fa maggiore.
- 2ª persona dell’imperativo del verbo fare con troncamento. La forma completa sarebbe fai ma la -i finale cade lasciando il posto all’apostrofo, esattamente come succede con po’, forma troncata di poco.
Adesso fa’ la nanna.
Fa’ come ti dice per favore.
Fa’ i compiti.
Per la 2ª persona dell’imperativo del verbo fare si può comunque usare anche la forma per esteso, senza troncamento:
Adesso fai la nanna.
Fai come ti dice per favore.
Fai i compiti.
La confusione deriva dal fatto che in italiano per distinguere due monosillabi omografi con significato differente, si usa mettere un accento grafico su uno dei due, per esempio: la articolo o pronome/là avverbio; da preposizione/dà verbo; e congiunzione/è verbo; si pronome/sì avverbio…
Nel caso di fa però non è avvenuta questa accentazione, perché sarebbe difficile confondere il significato di questo monosillabo se contestualizzato.