Eugenio Montale, nato a Genova al numero 5 di Corso Dogali nel 1896. Tra i massimi rappresentanti della poesia italiana del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia fissò i termini di una poetica del negativo e del "male di vivere".
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Quasi settantenne concede questa splendida e storica intervista al giornalista Pio De Berti Gambini, nello studio di casa sua, nel centro storico di Milano. Ritroso e sorridente si racconta. Fu anche critico musicale e studiò come baritono, anche se l'unico palcoscenico che calcò fu in un teatro vuoto dove cantò "La Calunnia".
Cosa avete appreso di questo grande autore italiano guardando il video?
Soluzione esercizio pubblicato anteriormente:
Livello C1
Cosa avete appreso di questo grande autore italiano guardando il video?
Soluzione esercizio pubblicato anteriormente:
Livello C1
- Montale descrive l'upupa come un uccello amato dai poeti. V/F - no, come un uccello "calunniato" dai poeti.
- Montale è una persona schiva. V/F - si, il giornalista deve vincere la sua ritrosia.
- A Firenze il poeta visse anni spensierati. V/F - no, non furono per lui anni facili.
- Con gli amici fiorentini attraversò bufere emozionali in diverse occasioni. V/F - no, il giornalista ricorda due titoli di Montale: Le occasioni (raccolta poetica) e La bufera (poesia).
- Montale si trovava nella rosa dei candidati per la direzione del Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux e venne scelto perché non era fascista V/F - si, dopo dieci anni perse questo posto per lo stesso motivo.
- Montale lavorò tantissimo come traduttore. V/F
- Il poeta amava i dipinti ed era amico anche di alcuni pittori famosi. V/F - sì, tra cui Morandi.
- L'Elegia di Pico Farnese è dedicata a papa Anacleto. V/F - Montale dice qualcuno interpreta come una trasposizione della vita di un papa [...] nasce dal fatto che le interpretazioni degli umani sono molto strane e complesse.