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La quieste dopo la tempesta soluzione parte 1

Giacomo Leopardi  come abbiamo detto, è uno dei più grandi poeti dell'ottocento italiano. Naque  a  Recanati , un piccolo centro situato in una collina delle Marche. Il piccolo borgo è spesso protagonista delle sue poesie, con le sue fanciulle, glia artigiani, i bambini ed una natura soleggiata. Vi si allontana per vivere a Roma e fare poi esperienze a Milano, Bologna, Firenze, Pisa per ritornare deluso alla solitudine del suo paesino. Solitario appunto si definisce e dice di somigliare a quel passero ( Il passero solitario ) che pensoso e in disparte osserva gli altri uccelli volare e cantare per la campagna primaverile.

Eugenio Montale - L'intervista - soluzione

Eugenio Montale , nato a Genova al numero 5 di Corso Dogali nel 1896. Tra i massimi rappresentanti della poesia italiana del Novecento, già dalla prima raccolta  Ossi di seppia  fissò i termini di una poetica del negativo e del "male di vivere". E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia . Quasi settantenne concede questa splendida e storica intervista al giornalista Pio De Berti Gambini, nello studio di casa sua, nel centro storico di Milano. Ritroso e sorridente si racconta. Fu anche critico musicale e studiò come baritono, anche se l'unico palcoscenico che calcò fu in un teatro vuoto dove cantò "La Calunnia". Cosa avete appreso di questo grande autore italiano guardando il video? Soluzione esercizio pubblicato anteriormente: Intervista ad Eugenio Montale - 1966 Livello C1 Montale descrive l'upupa come un ucc...

Eugenio Montale - L'intervista

Eugenio Montale , nato a Genova nel 1896. Tra i massimi rappresentanti della poesia italiana del Novecento, già dalla prima raccolta Ossi di seppia fissò i termini di una poetica del negativo e del "male di vivere". E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. Quasi settantenne concede questa splendida e storica intervista al giornalista Pio De Berti Gambini, nello studio di casa sua a Milano. Pacato e ironico si racconta. Figlio di commercianti, cresce in una famiglia di amanti della letteratura. Lentamente si appassiona anche lui alla poesia, alla pittura e alle lingue straniere fino alla piena esplosione nei suoi vent'anni e la conseguente, viva partecipazione nei circoli letterari dell'epoca. Grandi nomi l'hanno ispirato e accompagnato da Camillo Sbarbaro , il grande amico che visse in miseria, a Adriano Grande . Ricordiamo...