Giacomo Leopardi come abbiamo detto, è uno dei più grandi poeti dell'ottocento italiano. Naque a Recanati, un piccolo centro situato in una collina delle Marche. Il piccolo borgo è spesso protagonista delle sue poesie, con le sue fanciulle, glia artigiani, i bambini ed una natura soleggiata. Vi si allontana per vivere a Roma e fare poi esperienze a Milano, Bologna, Firenze, Pisa per ritornare deluso alla solitudine del suo paesino. Solitario appunto si definisce e dice di somigliare a quel passero (Il passero solitario) che pensoso e in disparte osserva gli altri uccelli volare e cantare per la campagna primaverile.
I suoi viaggi tuttavia lo misero in contatto con personaggi importanti dell'epoca con alcuni dei quali rimase in stretto contatto. Ricordiamo il conte Carlo Pepoli, Antonio Ranieri o lo stesso Alessandro Manzoni.
Trovate di seguito la soluzione ad un esercizio precedentemente proposto che prevedeva la comprensione di una delle sue poesie più famose: La quiete dopo la tempesta.
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
I suoi viaggi tuttavia lo misero in contatto con personaggi importanti dell'epoca con alcuni dei quali rimase in stretto contatto. Ricordiamo il conte Carlo Pepoli, Antonio Ranieri o lo stesso Alessandro Manzoni.
Trovate di seguito la soluzione ad un esercizio precedentemente proposto che prevedeva la comprensione di una delle sue poesie più famose: La quiete dopo la tempesta.
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia.
- Il componimento descrive un borgo rurale V/F
- Gli uccelli cinguettano V/F
- La gallina è rinchiusa nel pollaio V/F
- L'artigiano lavora sotto la tempesta V/F
- Il sole inonda di luce la vallata V/F
- La fanciulla spazza via l'acqua piovana V/F
- L'ortolano vende le proprie mercanzie per strada V/F
- I viandanti si fermano a riposare V/F